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Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo.
Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere. 
Josè Saramago.
 
77 anni fa, il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche dell’Armata Rossa abbattevano i cancelli di Auschwitz e rivelavano al mondo, per la prima volta, la realtà del genocidio in tutto il suo orrore.
Salvatore Quasimodo dedicò una lunga poesia a quel luogo di abominio.Riportiamo qui l’ultima strofa:"Sulle distese dove amore e piantomarcirono e pietà, sotto la pioggia,laggiù, batteva un no dentro di noi,un no alla morte, morta ad Auschwitz,per non ripetere, da quella bucadi cenere, la morte."
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